NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
Continua la grave situazione di violenza e guerre in Darfur (Sudan nord occidentale). Giovedì 14 aprile il monaco copto ortodosso Gabriel El Anthony, di cittadinanza sudanese, è stato rapito nella città di Nyala, capitale dello Stato sudanese del Darfur meridionale. A sequestrarlo, secondo fonti locali consultate dall’agenzia Fides, è stato un gruppo di uomini armati che si sono allontanati dal luogo del rapimento a bordo di un fuoristrada, dopo aver legato e picchiato due persone che erano in compagnia del monaco. Il religioso è stato prelevato mentre si trovava presso strutture appartenenti alla locale parrocchia copta, non lontano dal Campo profughi di Atash.
Il conflitto del Darfur è un conflitto armato attualmente in corso (sebbene viga una tregua) che, iniziato nel febbraio 2003, vede contrapposti i Janiawid (letteralmente “demoni a cavallo”), un gruppo di miliziani arabi reclutati fra i membri delle locali tribù nomadi dei Baggara, e la popolazione non Baggara della regione (principalmente dedite all’agricoltura). Il governo sudanese, pur negando ufficialmente di sostenere i Janjawid, ha fornito loro armi e assistenza e ha partecipato ad attacchi congiunti.
Le stime delle vittime del conflitto, secondo la maggior parte delle ONG reputa credibile la cifra di 400.000 morti; si parla di pulizia etnica, genocidio: la situazione, con la presenza di forze di pace dell’Unione africana e dell’ONU è tuttora esplosiva, nel silenzio quasi totale dell’opinione pubblica mondiale.
Gian Paolo Cassano
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