NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
La Conferenza episcopale canadese ha chiesto di essere ascoltata dallo speciale Comitato sul suicidio medicalmente assistito istituito dal Governo in vista della prossima scadenza del termine di un anno stabilito dalla Corte Suprema del Canada per modificare l’attuale normativa in materia. Il 6 febbraio del 2015 i giudici supremi hanno, infatti, dichiarato incostituzionale la legge che vieta la possibilità di ricorrere al suicidio assistito nel Paese e hanno dato un anno di tempo alle forze politiche per varare una nuova legge. Legge che intanto è stata approvata nella provincia del Québec nel 2014.
In una lettera indirizzata ai Ministri della Giustizia e della Sanità, il presidente della Cecc, mons. Douglas Crosby, plaude l’intervento dell’Esecutivo per ottenere il rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento in Québec, prevista lo scorso 10 dicembre, e la richiesta di prolungare il periodo concesso dalla Corte Suprema per permettere un tempo di riflessione maggiore su un tema così delicato. Allo stesso tempo il vescovo di Hamilton ribadisce le preoccupazioni e ragioni morali della Chiesa contro il suicidio e l’eutanasia. Ragioni – sottolinea – condivise dalla maggior parte dei canadesi, come testimonia, tra l’altro, l’ampia adesione alla campagna in difesa della sacralità e della dignità della vita umana lanciata nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale insieme dall’Alleanza evangelica.
Gian Paolo Cassano
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