Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria ! “Qualunque cosa vi dica, fatelo” (Gv 2,5). Il richiamo al miracolo di Gesù a Cana fa da sfondo alla celebrazione della XXIV Giornata mondiale del malato che si celebra l’11 febbraio, e nella domenica seguente 14 febbraio, come un invito alla comunità cristiana a vivere la misericordia del Signore verso chi soffre.
L’esempio è quello di Maria che ci indica Gesù, che “è la donna premurosa – scrive il papa nel Messaggio per la Giornata – che si accorge di un problema molto importante per gli sposi: è finito il vino, simbolo della gioia della festa. Maria scopre la difficoltà, in un certo senso la fa sua e, con discrezione, agisce prontamente.” Dal mistero delle nozze di Cana per la Giornata Mondiale del Malato possiamo cogliere “un’icona della Chiesa: al centro c’è Gesù misericordioso che compie il segno; intorno a Lui ci sono i discepoli, le primizie della nuova comunità; e vicino a Gesù e ai suoi discepoli c’è Maria, Madre provvidente e orante.”
Apriamoci allora alla fiducia e “alla grazia e alla misericordia di Cristo e alla consolazione per la quale l’apostolo Paolo benedice Dio (cfr. 2 Cor 1,3-5). Davvero “Maria è la Madre ‘consolata’ che consola i suoi figli”.
Tutto ciò cu fa riflettere sulla malattia che non sempre viene accettata, che mette alla prova anche la nostra fede. Allarmante e preoccupante poi quando queste situazioni si vivono senza Dio, senza un motivo di speranza. Ricorda ancora il Papa: “quella stessa tenerezza si fa presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati e sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con occhi pieni di amore. Quante volte una mamma al capezzale del figlio malato, o un figlio che si prende cura del genitore anziano, o un nipote che sta vicino al nonno o alla nonna, mette la sua invocazione nelle mani della Madonna!”.
Il Papa ci esorta ad “essere mani, braccia, cuori che aiutano Dio a compiere i suoi prodigi, spesso nascosti. Anche noi, sani o malati, possiamo offrire le nostre fatiche e sofferenze come quell’acqua che riempì le anfore alle nozze di Cana e fu trasformata nel vino più buono. Con l’aiuto discreto a chi soffre, così come nella malattia, si prende sulle proprie spalle la croce di ogni giorno e si segue il Maestro (cfr Lc 9,23); e anche se l’incontro con la sofferenza sarà sempre un mistero, Gesù ci aiuta a svelarne il senso”.
Quest’anno la Giornata si inserisce assai ben all’interno del Giubileo straordinario della misericordia. Infatti dopo la celebrazione in Ospedale domenica scorsa nel pomeriggio, mons. Vescovo presiederà l’Eucaristia domenica 14 febbraio, con la presenza di tutti i malati e aderenti all’Oftal (e con tutte le associazioni ed i movimenti religiosi e laici che vorranno aderire all’iniziativa) per il Giubileo del malato nell’Anno Santo della Misericordia. Ale 15,00, in San Filippo, partirà la processione verso la Cattedrale con il Passaggio della Porta Santa e la S. Messa.
gpc
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