NESSUNO NE PARLA (O QUASI)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

La realtà di una Chiesa perseguitata, per le violenze continue in Iraq e nel Medio Oriente, una Chiesa che vuole essere madre e sorella di chi chiede speranza; è la Chiesa Caldea che dal 24 al 29 ottobre ha tenuto il suo Sinodo a Roma. Il Sinodo era programmato in origine per il 22 settembre ad Ankawa, distretto cristiano di Erbil, nel Kurdistan irakeno, ma è stata rinviata in un secondo momento a Roma, a fine ottobre, per favorire il viaggio di vescovi provenienti da Canada, Stati Uniti e Australia. La Chiesa caldea vive un momento di difficoltà acuito dalla guerra che ha martoriato Siria e Iraq, terre in cui vive la gran parte dei fedeli; violenze e conflitti hanno favorito la fuga all’estero, un esodo biblico che ha più che dimezzato la popolazione cristiana della regione.
Il Sinodo è stato presieduto dal patriarca Louis Raphael I Sako ed ha visto riuniti 21 vescovi provenienti dall’Iraq e dai Paesi della diaspora. Ha affrontato quali riconciliazione e perdono, unità e coesione, una migliore formazione dei sacerdoti e una maggiore partecipazione dei laici alla vita della Chiesa; e ancora, un sostegno alla Lega caldea, quale via privilegiata per garantire la partecipazione dei cristiani alla vita politica del Paese, pur senza trasformarsi in un partito, nonché alcuni elementi riguardanti le celebrazioni liturgiche e i riti. 
A conclusione dei lavori, è stata diffusa una dichiarazione finale in cui si ricorda il “deterioramento” della sicurezza in Iraq e nella regione mediorientale, in particolare in Siria. Fondamentale, in questo senso, l’opera di aiuto “materiale e morale” ai profughi e ai migranti, costretti ad abbandonare le proprie abitazioni per le violenze e gli attacchi, in particolare l’esodo da Mosul e dalla piana di Ninive con l’arrivo dello Stato islamico. In questo contesto il patriarca Sako ha elogiato l’opera di vescovi e sacerdoti nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia e ha voluto ringraziare quanti “hanno fornito sinora un aiuto”. 
Il Sinodo ha inoltre auspicato un rafforzamento della presenza dei laici nella vita della Chiesa caldea e sottolineato il principio della “trasparenza finanziaria” nella gestione di ogni diocesi; inoltre, il patriarca Sako ed i vescovi hanno auspicato un rinnovato sostegno alla Lega caldea, strumento di azione politica e sociale (pur senza essere un partito) dei cristiani nelle loro terre di origine, e reintrodotto la pratica dell’unzione con l’olio sacro.
Gian Paolo Cassano

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