Mafia

OCCIMIANO – (gpc) Anche quest’anno una delegazione occimianese è stata presente a Palermo sabato scorso 23 maggio, in occasione della commemorazione del 23o anniversario della strage di Capaci, anche se quest’anno non è stata organizzata la “Nave della legalità”. La delegazione del Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi di Occimiano (con il presidente Filippo Vettoretto ed il vice Angelo Montaldi) era accompagnata dal Sindaco, m.a Valeria Olivieri, dal Consigliere Comunale Lucia Perracino e dalla dott.sa Giuditta Garavello; c’era anche il prof. Ernesto Berra ed una delegazione di studenti Monferrini.
E’ sempre un’esperienza forte ed entusiasmante, che ha suscitato grandi emozioni nei ragazzi, vissuta al fianco di altre migliaia di giovani, in collegamento con altre piazze d’Italia
Durante la mattinata i ragazzi hanno preso parte al ricordo dei Giudici Falcone e Borsellino e degli uomini della scorta presso l’Aula bunker del carcere dell’Ucciardone alla presenza della prof.sa Maria Falcone, cittadina onoraria di Occimiano, e delle più alte cariche dello Stato. In quest’occasione attraverso filmati e testimonianze i ragazzi hanno potuto comprendere l’importanza del lavoro svolto dai Giudici e la grandezza del loro sacrificio.
Significativa è stata la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (il cui fratello è stato ucciso dalla mafia) che ha salutato i giovani, ringraziandoli per il loro impegno nel gridare il proprio no alla mafia. Il Presidente ha chiuso il suo intervento sottolineando che “vanno aperte le porte ai giovani. Nessuno deve averne paura. Giovanni Falcone diceva: Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. Quelle idee, quelle speranze, ragazzi, hanno bisogno delle vostre gambe.”
La delegazione occimianese ha inoltre avuto l’onore di salutare il Presidente del Senato Pietro Grasso. Nel pomeriggio si è poi svolta la marcia dall’Aula bunker all’Albero di Falcone dove la manifestazione si è conclusa alle 17.58 in punto, ora in cui è avvenuto l’attentato al giudice, un trombettiere della Polizia di Stato ha suonato il silenzio commemorativo.
Per tutti è stata una grande emozione partecipare insieme alle più alte cariche dello Stato e con loro aver la possibilità di discutere su argomenti di legalità, mafia e futuro.
gpc

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