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NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

Se non fossi stato in Polonia la scorsa settimana (per via del progetto Erasmus) probabilmente non avrei saputo nulla. Domenica 9 maggio infatti si sono tenute le elezioni presidenziali in Polonia, il più occidentale e insieme il più importante (per popolazione, forza economica, peso politico e militare) tra i Paesi del centro-est europeo, membro di Ue e Nato. In questo momento, tra l’altro, esprime il presidente dell’Unione europea Donald Tusk.
Questo è uno dei casi di informazione parziale da parte dei maggiori media (Tv e giornali).
Così domenica scorsa si è tenuto il primo turno delle elezioni presidenziali. Infatti non avendo nessuno ottenuto la maggioranza assoluta si andrà al secondo turno di ballottaggio tra due settimane, domenica 24 maggio.
La Polonia ha votato a destra. In testa c’è Andrzej Duda (con il 34,8%), parlamentare europeo ed euroscettico, mentre il capo dello Stato in carica, il liberal Bronislaw Komorowski, membro di spicco del partito centrista ed europeista Piattaforma dei cittadini (PO) è al secondo posto (con il 32,3 %). Grossa sorpresa è stato poi il cantante rock nazionalista Pawel Kukiz con il 20,3 per cento; ora molto dipenderà dall’eventuale suo appoggio a Duda o Komorowski.
Per il presidente uscente, ad ogni modo, è già un segnale politico inquietante essere arrivato dietro a Duda al primo turno. Difficile che basti la promessa di una riforma elettorale a compensare il sempre più aperto appoggio della Chiesa al candidato conservatore.

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