OCCIMIANO – (gpc) Ha vissuto tutta la sua vita in un impegno di fede, insieme alla moglie Maria Rosa Aceto (mancata una decina di anni fa) e alla sua famiglia; ha avuto infatti sei figli (Edoardo, Riccardo, Angela, Rossana, Marco, Barbara), adottandone un altro (Stefano) ed altri ricevuti in affidamento. Una famiglia cristiana aperta e solidale, sempre. Parlo di Mario de Bernardis, morto a Torino lo scorso 24 aprile (all’età di 91 anni) e di cui sono celebrati ii funerali in parrocchia ad Occimiano martedì 28 aprile. Profondamente legato ad Occimiano dove ha vissuto anche molti anni e dove risiedono i suoi parenti, era nato nel 1924 a Bengasi, in Libia, dove con i genitori si era trasferito, ma da cui, in seguito alla guerra, nel 1941 era dovuto fuggire con tutta la sua famiglia tornando in Italia. Fu partigiano nella brigata M. Talice, poi risiedette ad Occimiano; dopo la laurea in Legge fu funzionario di P.S., ufficiale in Aeronautica miliare, giudice di pace. Si stabilì poi a Torino, si laureò in teologia e per molti anni insegnò Religione. Impegnato in Azione cattolica (fu anche presidente diocesano) e nel Gruppo dei Missionari di mons. Mojetta, contribuì alla fondazione di due associazioni di famiglie. Scrisse anche diversi libri; da ”La vita di un uomo”, nel 1961, in cui traccia la sua autobiografia, a “Segmenti d’amore. Pensieri, lettere, poesie (Tenere suggestioni), nel 1993. Sono degli anni 2000 le sue ultime pubblicazioni: alcuni sono più di tipo pedagogico, come “Idee per il fai da te. Il materiale didattico per bambini con plurihandicap” e “Le domande della vita. Conversazioni d’inizio autunno: fede, sessualità, identità e ruoli (Un futuro per l’uomo. Testi). Altri sono di rilettura biblica come “Liberare la speranza. Una lettura laica dei testi biblici (La vite e i tralci)”, “Liberare l’amore. Il Vangelo di Giovanni (La vite e i tralci)” e “Liberare il desiderio. I vangeli sinottici (La vite e i tralci)”.
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