Caduti

OCCIMIANO – (gpc) E’ sempre numerosa e molto sentita la partecipazione degli occimianesi ai festeggiamenti della Giornata dell’Unità d’Italia, che (nell’anniversario della fine della prima guerra mondiale, nel 1918) si è celebrata domenica scorsa 9 novembre. Erano presenti le diverse autorità civili (con il sindaco m.a Valeria Olivieri), militari (il lgt. Antonio Caputo, comandante della Stazione dei Carabinieri), religiose (il prevosto), scolastiche (il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo don Milani prof. Roberto Viale), e Federica Ciuro (in rappresentanza del Consiglio comunale dei Ragazzi).
La ricorrenza quest’anno era caratterizzata dal centenario dello scoppio della Grande Guerra (1914- 2014). Infatti, al Parco della Rimembranza, era giunto il corteo che ha attraversato le vie del paese, accompagnato dalla Banda (diretta dal m.o Paolo Meda) con inni patriottici ed in primis l’inno nazionale. Qui i bambini delle classi III, IV e V delle Scuola primaria (intitolata proprio ai caduti), accompagnati dalle loro maestre e guidati dal m.o Umberto Pallanza con la fisarmonica, hanno eseguito alcuni canti patriottici (“Addio mia bella addio”, “La tradotta che parte da Torino”, All’Italia” e “Sulle belle vette alpine”).
Al monumento ai caduti è stata posta una corona d’alloro; a nome dei Consiglio dei ragazzi è intervenuta Federica Ciuro, che ha ringraziato per l’esperienza fatta di partecipazione alla vita democratica ed il Sindaco ha messo in rilevo il ruolo fondamentale dei giovani che devono riflettere sugli avvenimento che hanno costruito la nostra storia, come i cento anni dalla grande guerra, e i venticinque dalla caduta del muro di Berlino. Dietro ai nomi delle lapidi ci sono dei ragazzi che “hanno dovuto lasciare un paese dal quale non si erano mai allontanati”. Per questo è doveroso difendere “ l’eredità di chi ci ha lasciato il sacrificio e ci ha preceddeuto2: Molto bravi sono stati i diciottenni della leva del 1996 che hanno fatto in certo qual modo, rivivere le storie dei soldati occimianesi della Prima Guerra Mondiale, caduti in battaglia come pure la lettera del sergente occimianese Candido Sillano (che non mori durante il conflitto e tornò a casa) letta dal pronipote Matteo Mazzucco.
In un primo tempo, dopo il raduno in piazza Carlo Alberto, accolti dalla Banda musicale La Filarmonica, autorità e rappresentanti delle formazioni d’arma si sono ritrovate in Chiesa parrocchiale per partecipare alla S. Messa nella quale si è pregato per i caduti di tutte le guerre; il prevosto, non dimenticando un particolare ricordo orante per i caduti di tutte le guerre, nell’omelia ha fatto memoria anche del 25° della caduta del muro di Berlino e dell’impegno di ogni cristiano per la pace, ma si è soffermato soprattutto sulla liturgia riflettendo sulla Chiesa e sulla nostra appartenenza ad essa.
I festeggiamenti si sono conclusi in piazza Carlo Alberto con la deposizione di un mazzo di fiori alla lapide dei caduti, l’esposizione di alcuni cimeli della Prima Guerra Mondiale (offerti delle famiglie Silano, Scarrone e Debernardis) ed il rinfresco offerto a tutta la popolazione, in piazza, sotto i portici di palazzo Cattana, con la collaborazione della Pro Loco.
gpc

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