LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
Compassione, condivisione ed Eucaristia costituiscono il cammino “che ci porta ad affrontare con fraternità i bisogni di questo mondo”. Lo ha spiegato il Papa all’Angelus di domenica 3 agosto.
Commentando il passo Vangelo sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci ha indicato tre strade: quella della compassione, della condivisione e dell’Eucaristia. “Avere compassione significa immedesimarsi nella sofferenza altrui”. Non è semplicemente sentire pietà: “così è Gesù: soffre insieme a noi. Soffre con noi, soffre per noi. E il segno di questa compassione sono le numerose guarigioni da Lui operate. Gesù ci insegna ad anteporre le necessità dei poveri alle nostre. Le nostre esigenze, pur legittime, non saranno mai così urgenti come quelle dei poveri, che non hanno il necessario per vivere.”
Il secondo messaggio è quello della condivisione. E’ questa la logica di Dio, contraria a quella per cui ciascuno pensa solo a sé stesso: “quante volte noi ci voltiamo da un’altra parte pur di non vedere i fratelli bisognosi! E questo guardare da un’altra parte è un modo educato per dire, in guanti bianchi, ‘arrangiatevi da soli’. E questo non è di Gesù: questo è egoismo… Quei pochi pani e pesci, condivisi e benedetti da Dio, bastarono per tutti.” Dio “non ci fa mancare il ‘nostro pane quotidiano’, se noi sappiamo condividerlo come fratelli !”
Il terzo messaggio è quello dell’Eucaristia. “Ma noi dobbiamo andare all’Eucaristia con quei sentimenti di Gesù, cioè la compassione, e con quella voglia di Gesù – di condividere. Chi va all’Eucaristia senza avere compassione dei bisognosi e senza condividere, non si trova non bene con Gesù.”
Gian Paolo Cassano
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