OCCIMIANO – (gpc) Il Giardino delle scienze e lo spettacolo finale del laboratorio teatrale: sono queste le due attività finali che hanno offerto un saggio delle capacità degli studenti della Scuola secondaria di primo grado “don Milani” di Occimiano.
Martedì 1 giugno hanno allestito il Giardino delle Scienze, mostrando ai visitatori nuovi alcuni esperimenti da loro realizzati
Il Giardino delle Scienze è un modo per gli alunni di trasmettere la propria cultura ad altre persone suscitando in loro concetti e modi diversi di vedere le cose; serve inoltre a far capire che anche con gli oggetti più banali si possono realizzare grandi esperimenti. Genitori, amici e curiosi sono stati condotti a scovare insieme i segreti della scienza, assaggiando alcune prelibatezze e trascorrendo una magnifica serata sotto le stelle. Le classi prime hanno presentato l’acqua e l’aria, le seconde hanno sperimentato il mondo dell’erboristeria, mentre le classi terze si sono dedicate all’astronomia, mostrando i pianeti, il sole, la luna e le stelle.
Venerdì 4 giugno, invece, nel Salone parrocchiale, (con la presenza del sindaco prof. Ernesto Berra e del dirigente scolastico prof. sa Carla Rondano) sono stati gli studenti delle classi I A e I B a proporre il loro spettacolo rileggendo con simpatia attualizzando l’antica fiaba di Cappucetto Rosso, stimolando la fantasia per rivalutare libro e lettura in contrapposizione al ruolo negativo esercitato dalla televisione.
La commedia brillante messa in scena aveva infatti per titolo “Chi ha rapito il lupo cattivo ?” Lo spettacolo (applaudito dal pubblico) era la conclusione del laboratorio teatrale coordinato dalla prof. Paola Malfatti, con la regia di Fabio Fazi e Lara Miceli e la direzione del coro affidata alla prof. Paola Sorisio. “È un invito a rivalutare la pratica del racconto e della lettura ad alta voce di storie e favole – spiega la prof. Malfatti – per favorire lo sviluppo linguistico e cognitivo dei bambini, arricchirne la memoria e la fantasia, rendere più intensi i rapporti affettivi tra chi legge e il bimbo che ascolta”.
gpc
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